ASSEMBLEA PUBBLICA: GIOVEDI' 11 GIUGNO ore 20.30 sul caso profughi e sulla gestione dell'emergenza

Si terrà in Sala Mons. Galupin a Romans, su convocvazione del Sindaco di concerto con la Giunta e i Capigruppo del Consiglio Comunale.

E' convocata per GIOVEDI' 11 GIUGNO 2015 alle ore 20.30 nella Sala Mons. Galupin, gentilmente messa a disposizione dalla Parrocchia di Romans, un'assemblea pubblica al fine di informare la cittadinanza:

sulla vicenda dei profughi rinvenuti sul territorio nella giornata di lunedì scorso,
sulle misure poste in atto nella gestione dell'elergenza e della prima accoglienza,
sulla situazione generale in materia di accoglienza dei profughi e dei richiedenti asilo.

In quest'occasione la cittadinanza riceverà direttamente dal Sindaco tutte le informazioni e gli aggiornamenti necessari.

La convocazione dell'assemblea pubblica, dunque, segue la gestione della prima fase di un emergenza che ha colto il nostro Comune comunque pronto a reagire con azioni immediate e verso le quali si ritiene di dover fornire sin d'ora alcune precisazioni sull'operato dell'Amministrazione comunale:

1. L'arrivo imprevisto di oltre quaranta profughi è un evento eccezionale per il nostro Comune, ma non per il nostro territorio, purtroppo già soggetto a questo fenomeno, già ben visibile anche a solo un chilometro di distanza e da diversi anni ormai (CPT, CARA, CIE...);

2. Alcun legame ha questo arrivo con l'ipotesi di alloggiamento di alcuni richiedenti asilo presso strutture private del paese; questa ipotesi era ed eventualmente sarebbe legata alla disponibilità data dai privati stessi alla Prefettura che ha emanato appositi bandi per la gestione di tali servizi per tramite di cooperative anche in strutture private sulla base di un rapporto pubblico Prefettura-cooperativa e privatistico cooperativa-soggetto privato. Tale ipotesi al momento non è ancora attuale; potrebbe esserlo in caso di conferma della disponibilità del privato e sblocco da parte della Prefettura degli affidamenti dei servizi. Si precisa che l’indirizzo comunicato dal Sindaco al Consiglio Comunale già nel mese di settembre 2014 di consentire l’accoglienza di piccoli gruppi di richiedenti asilo sul territorio comunale in strutture convenzionate si inquadra nel disegno di accoglienza diffusa condiviso da Stato, Regione, ANCI, Prefetture. Nessuna convenzione nel frattempo é stata sottoscritta tra Comune e Prefettura.

3. Lunedì mattina l'emergenza principale che ha coinvolto il Comune ed il Sindaco in particolare è stato il rinvenimento sul territorio da parte dei Carabinieri del gruppo di profughi, tra i quali più della metà minori tra i 12 e 17 anni non accompagnati (ovvero senza genitori al seguito). I minori sono stati individuati e assegnati (per legge) sotto la tutela del Sindaco, che si è subito adoperato per individuare una o più strutture protette alle quali assegnarli.

Nella notte tra lunedì e martedì è stata trovata una soluzione definitiva per 5 di loro; gli altri sono stati collocati in alloggi di emergenza sorvegliati: 7 in Prefettura e 13 a San Martino, grazie alla disponibilità del Comune di Sagrado.

La giornata di martedì è trascorsa alla ricerca di una soluzione definitiva per tutti i minori

Va precisato che per quanto concerne il Comune di Romans tutte le somme necessarie all'assistenza dei minori saranno rimborsate dalla Regione.

4. L'allestimento di un area di prima accoglienza è servita quale soluzione d'emergenza, anche nel caso di mancanza di una soluzione per i minori. Nello stesso luogo tutti i profughi (la maggioranza di origini afgane e una residua parte di pachistani), anche dunque i maggiorenni, hanno trovato un luogo dove lavarsi, rifocillarsi e riposare, oltre che essere sottoposti ai controlli medici del caso. L’alternativa sarebbe stata, dopo l’identificazione da parte delle forze dell’ordine e la consegna agli adulti di un foglio con cui presentarsi in questura ed in Azienda Sanitaria a Gorizia nei prossimi giorni, lasciare queste persone sul territorio. Si ribadisce comunque che ai minori, per legge, il sindaco avrebbe dovuto garantire accoglienza in strutture sicure.

Una scelta ritenuta importante e necessaria anche per evitare una presenza incontrollata dei profughi in paese e limitare l'impatto verso la cittadinanza.

Contemporaneamente di sono svolti incontri in Prefettura ed il Prefetto ha anche raggiunto Romans per verificare l'entità dell'emergenza.

5. Anche i Carabinieri si sono adoperati oltre i loro specifici doveri, garantendo ai profughi non solo i trattamenti burocratici di identificazione e accesso alle richieste di asilo politico, previsti dalla legge, ma anche un trattamento umano encomiabile alla stregua dei volontari, partecipando anche con i loro famigliari a garantire i viveri di primo sostentamento.

6. Facendo tutto questo: il comune (e quindi la cittadinanza) non ha impegnato risorse proprie (ad eccezione dell'acqua delle docce e della luce del campo sportivo), grazie anche al prezioso aiuto del volontariato (Caritas in primis), dei volontari di protezione civile e di molte altre persone che si sono prodigate nel portare generi di prima necessità e aiuto materiale.

7. La situazione ora è ancora in via di definizione, ma il Comune garantirà massimo impegno sia verso la cittadinanza sia verso i profughi per la gestione dell'emergenza.

Sino ad ora alcun comunicato è stato diramato proprio per il fatto che un’emergenza va gestita con tempistiche non preventivabili, tant'è che nella prima giornata tutte le operazioni di cui sopra si sono concluse alle ore 2 di martedì mattina.

Avere responsabilità di governo di un territorio significa anche dover assumere decisioni in situazioni complesse tutelando sempre e comunque la legge e l’interesse pubblico. Solo ed esclusivamente questo è stato fatto.