AGGIORNAMENTO SULL'EMERGENZA PROFUGHI A ROMANS

Soluzioni in vista per i minorenni, che entro mercoledì lasceranno Romans.

Ad una settimana esatta dall'inizio dell'emergenza e dalla pronta risposta data a livello locale dal Comune e dal volontariato, la situazione rimane sotto controllo e si sta avviando verso una prima soluzione, riguardante innanzitutto la destinazione dei minori:

dopo l'installazione del campo di prima accoglienza e l'espletamento delle procedure di identificazione e soprattutto di verifica delle condizioni mediche (eseguite immediatamente sul posto), che hanno tranquillizzato sul buono stato di salute degli ospiti e soprattutto sull'assenza di rischi sanitari (a tutela di tutti), l'attenzione si è concentrata sulla ricerca di strutture idonee per l'ospitalità dei più giovani; 

entro MERCOLEDI' 17/06 tutti i minori presenti a Romans e negli altri luoghi di accoglienza provvisori potranno essere collocati in strutture protette in regione.

Un risultato importante che sottolinea un primo dato della buona gestione dell'emergenza.

Quindi l'ulteriore capitolo riguarda la gestione dei profughi maggiori di età, il cui numero però in questi giorni si è sensibilmente ridotto, segno evidente che non intendessero rimanere a Romans, luogo del loro rinvenimento casuale, dove però, come detto, hanno trovato anche assistenza sia dal punto di vista igienico-sanitario sia dal punto di vista di un alloggio temporaneo.

Ciò che conta e interessa è che con l'evoluzione positiva dell'emergenza di questi e -soprattutto- dei prossimi giorni, si potrà arrivare ad un progressivo smantellamento delle strutture d'emergenza allestite sul campo sportivo di via Aquileia. 

Tali strutture rimarranno attive per la sola accoglienza giornaliera, dal momento che i profughi rimanenti (una volta alloggiati tutti minori, saranno una dozzina di persone) già attualmente, viste le condizioni meteo pernottano, sempre in via temporanea, all'interno della palestra della scuola elementare.

Per loro (i maggiori di età) si profilano in ogni caso soluzioni di accoglienza diffusa nell'ambito delle municipalità che hanno aderito al protocollo e stanno trovando sedi idonee; 

in questo quadro Romans resta ancora ferma all'attuale indisponibilità di strutture pubbliche o private idonee allo scopo. 

Nel primo caso resta in campo la soluzione di una struttura pubblica di proprietà dell'ex demanio militare, oggi di competenza del demanio civile, che però attraverso i competenti organi ministeriali non ha ancora trovato uno sbocco per il suo possibile utilizzo.