ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO: resoconto dell'incontro informativo con i genitori della scuola primaria

Rassicurazioni sulla perfetta funzionalità delle strutture scolastiche utilizzate.

Animato ma importante l'incontro tra Amministrazione comunale e i genitori degli alunni della scuola primaria, che a meno di una settimana dall'inizio delle lezioni per il nuovo anno scolastico avevano sollecitato il Sindaco a fornire informazioni e riscontri circa la situazione delle strutture scolastiche dopo che queste, e in particolare la palestra annessa alla primaria, avevano ospitato nei due mesi scorsi i sedici richiedenti asilo ancora presenti a Romans. Dubbi e preoccupazioni sono stati espressi in modo schietto, trovando risposta e rassicurazione nelle parole dello stesso Sindaco, ma anche in quelle del dottor Gianni Cavallini, Direttore del dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria n. 2 “Bassa Friulana-Isontina”,e del nuovo dirigente scolastico Claudio Riavis, presenti anch'essi all'incontro. In apertura il Sindaco ha riepilogato l'intera vicenda che dall'8 giugno scorso ad oggi ha visto letteralmente inventare in paese, con il prezioso e indispensabile aiuto del volontariato, un sistema di accoglienza emergenziale che, grazie alle azioni messe in campo, si sta progressivamente strutturando in un vero e proprio sistema di accoglienza diffusa. Un tempo in cui si è pensato ad agire più che a parlare, ha ribadito il sindaco, spesso nella solitudine istituzionale, pensando alla sicurezza della comunità e alla tutela dei nuovi ospiti. Fondamentale in questo senso l'immediata collaborazione dell'Azienda sanitaria, che ha garantito sia in loco sia presso le strutture del capoluogo tutti i controlli medici necessari ai 46 profughi inizialmente rinvenuti nel territorio, poi ridottisi all'odierno numero di 16, una volta collocati i minori in strutture protette e rilevato l'effettiva volontà di presentare la richiesta di asilo presso la Questura di Gorizia; così pure importante è oggi la risposta della sanità locale, con i medici di base fortemente impegnati nel garantire il primo presidio di assistenza medica.

A riguardo il dottor Cavallini, avendo seguito l'intera vicenda sin dall'inizio, ha confermato le rassicurazioni già svolte nell'assemblea pubblica di giugno, spiegando le procedure attuate a livello regionale e anche locale a tutela della salute pubblica e del controllo delle condizioni sanitarie dei profughi; ma soprattutto ha escluso ogni pericolo di carattere infettivo nella situazione gestita a Romans. Questo -ha aggiunto- perché il Comune ha dato da subito risposte concrete e positive, garantendo condizioni igienico-sanitarie corrette e gestendo l'emergenza in modo efficace.
Ciò vale anche per il locali della palestra scolastica e dell'area di pertinenza, che sono stati rimessi nella disponibilità dell’istituto comprensivo nella pienezza della loro funzionalità, come ha confermato il Dirigente scolastico Riavis.
Peraltro non appena rimesso a disposizione l'impianto è stato oggetto di una completa pulizia, come da normale procedura prima dell'avvio della scuola.
L'aspetto igienico-sanitario -è la rassicurazione emersa- è l'elemento essenziale; quello che ha dettato ogni azione del Comune, anche nell'occasione in cui si è ritenuto di dismettere il campo di prima accoglienza (allestito presso l'impianto sportivo di via Aquileia) trasferendo gli ospiti proprio presso la palestra scolastica.

Il futuro prossimo dell'accoglienza dei richiedenti asilo a Romans, comunque, è delineato e condiviso con la Prefettura: grazie alla preziosa disponibilità della locale Parrocchia, troveranno ancora sistemazione provvisoria nell'ex casa canonica di Fratta; ciò in attesa (si parla di un paio di mesi) di veder completati i lavori di sistemazione che il Ministero dell'Interno ha già autorizzato nella palazzina a due piani di proprietà demaniale, un tempo alloggio del custode dell'ex polveriera.
Sarà questa la destinazione finale degli ospiti, che in attesa di essere ricevuti dall'apposita Commissione (con sede a Gorizia, competente a decidere le richieste di asilo), per tramite della Prefettura potranno trovare forme di convenzionamento utili allo svolgimento di attività lavorative volontarie e altri programmi di integrazione.
Nel corso dell'incontro il Sindaco ha anche ribadito che assieme alla Giunta ha condiviso un codice di comportamento che prevede di non rispondere ai commenti postati in particolare sui social-media, utilizzandoli solo ed esclusivamente attraverso i profili e siti istituzionali. Proprio facebook è stato indicato anche da qualche genitore come la fonte di buona parte delle preoccupazioni, a seguito di un “passaparola” che ha assunto toni allarmistici spesso e volentieri fuori luogo e ingiustificati.