Ci siamo. Il momento a lungo atteso è finalmente arrivato: Romans d'Isonzo avrà il suo Centro Giovani, che sarà inaugurato lunedì 4 aprile prossimo alle 18:00 in via Roma 6. Lo spazio, che da ora sarà sede del Centro di Aggregazione del Comune, nella sua veste di sala polifunzionale è stato completamente ripensato, ridipinto, riarredato, insomma rinnovato in tutto e per tutto. La sinergia tra l'Amministrazione comunale (Assessorato alle Politiche Giovanili), da sempre attenta ai bisogni dei giovani, e la Provincia di Gorizia (Assessorato al Welfare), nella sua veste di promotore di buone prassi e di nodo strategico tra le realtà locali, unita all'entusiasmo di un gruppo di ragazzi, ha concretizzato questa idea. Con il supporto professionale dell'Associazione LAB Centro Promozione Benessere di Gorizia, che da anni sul territorio si occupa di progetti psicopedagogici, e lo Studio Doppio filo, che unisce creativamente arte, design ed educazione, una dozzina di giovanissimi cittadini di Romans e dintorni ha progettato e riadattato la sala al piano terra dello stabile che fino qualche anno fa ospitava la Biblioteca comunale. Non intendiamo svelare prima della inaugurazione ufficiale il nome scelto per il Centro né il modo in cui i promotori hanno allestito gli interni: invitiamo tutti, ragazzi che potrebbero diventare abituali frequentatori del Servizio, genitori, insegnanti e Amministratori locali a partecipare a questo momento di grande importanza per tutta la comunità di Romans. Al di là dell'opportunità per i più giovani di avere uno spazio loro dedicato, con adulti qualificati in grado di incoraggiare, supportare e promuovere attitudini ed interessi, il valore aggiunto di questo luogo è il modo in cui è nato. La potremmo definire scherzosamente "positiva congiunzione astrale", ma si tratta, molto seriamente, dell'incontro di un bisogno, quello di un gruppo di preadolescenti, con la sensibilità di due Istituzioni che hanno dimostrato di essere davvero in ascolto dei loro cittadini più giovani. Non è sempre cosa scontata. Non sempre i ragazzi hanno chiaro un obiettivo, non sempre sono in grado di esprimere le proprie istanze, anzi; e non sempre gli adulti, anche molto volonterosi, riescono a incanalare le risorse, sempre più limitate, per dare una risposta concreta ai ragazzi, specie in una piccola realtà di paese. Fatto sta che prima con il murales della bocciofila, poi con il Progetto Overnight in Art che ha dato vita allo spettacolo teatrale "A mio agio nel disagio" (completamente ideato, sceneggiato e realizzato dal gruppo), questi ragazzi hanno saputo chiedere e le Istituzioni hanno saputo accogliere e rispondere: i ragazzi hanno dimostrato la responsabilità che l'impiego di risorse pubbliche comporta per chi ne dispone, hanno canalizzato energie e capacità per realizzare, infine, uno spazio dedicato a loro e ai loro coetanei. Le capacità che hanno messo in campo, il "coraggio" di mettersi in gioco anche dove non sapevano "come si fa", la fatica di perseguire un obiettivo a lungo termine, il lavoro di braccia: tutto senza puntare alla visibilità, senza rincorrere un premio, tutto senza aspettarsi altro che avere un luogo dove incontrarsi e fare assieme. Questo è il vero, grande valore di questo progetto. Un progetto così importante, così carico di senso, così sentito, che tutta la comunità del paese ha voluto sostenerlo; un sentito ringraziamento va anche alla Direzione di IKEA Villesse, che ha contribuito fornendo una parte degli arredi e dei complementi di arredo al nuovo Centro Giovani. La riconoscenza più grande per il lavoro svolto va comunque, fisicamente in fondo all'articolo, ma idealmente prima che a tutti gli altri, me ne scusino Sindaco, Assessori, associazioni, ai veri protagonisti di questa avventura, i ragazzi che hanno scritto un'altra pagina di questo bel libro: Letizia, Marta, Alice, Elisabetta, Alice, Simone, Angelo, Davide, Sara, Andrea, Giulio, Demetrio...