La VI^ edizione del Festival itinerante del Giornalismo e della Conoscenza "dialoghi" è tornata a Romans con "dialoghi a scuola"

Anche quest'anno il festival itinerante del Giornalismo e della Conoscenza “dialoghi” è tornato a Romans, stavolta con il programma "dialoghi a Scuola" con tre letture indirizzate rispettivamente ai bambini delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado che si sono tenute rispettivamente nelle giornate del 6, 7 e 8 ottobre in Sala Galupin a Romans.

  • Mercoledì 6 ottobre: Teatro Rosenkranz, letture animate Ranocchio è un ranocchio di Max Veltujis( 4-8 anni)
    • Tema: IDENTITÀ …Come dice Ranocchio, “siamo tutti diversi” e ognuno di noi ha bisogno dell’altro.
    • Modalità: lettura con l’utilizzo di strumenti musicali (violoncello, chitarra e armonica)
  • Giovedì 7 ottobre: Guia Risari (testo), Paolo D'Altan (illustrazioni), Mi chiamo Nako (Paoline Editoriale Libri2021)
    • area tematica: inclusione, diversità, culture, tradizioni, lingue
    • Il libro è un piccolo capolavoro dell'arte letteraria e figurativa. Le tavole, curate da un vero e proprio maestro dell'illustrazione, e il testo, poetico, graffiante e delicato insieme, fanno della storia di Nako - un bambino rom -un racconto su cui piccoli e grandi possono confrontarsi su mondi altri rispetto al proprio. Mondi più giudicati che non veramente conosciuti. Quello che Nako racconta mette in luce i sogni e le sofferenze di chi sperimenta ogni giorno le distanze e l'esclusione, ma al contempo apre il sipario su antiche tradizioni, lingue e speranze. Per chi crede nella vita autentica e nel valore delle differenze, il libro è un'avventura sociale e culturale da vivere
      • Guia Risari è nata nel 1971 a Milano, dove ha compiuto studi classici e si è laureata in Filosofia Morale all'Università Statalecon una tesi su Jean Améry, lavorando come educatrice e giornalista per "L'Unità". Si è specializzata in Modern Jewish Studies alla Leeds University con ricerche su Saadia, Maimonide, Mendelsohn, Rosenzweig, Lévinas, Jabès, Rawicz, Bauman, Rose e una tesi di M.A. sull'antisemitismo italiano.
        In seguito, si è trasferita in Francia, dove, oltre a scrivere e tradurre, ha insegnato e svolto ricerche in socio-critica, storia, letteratura orale e comparata delle migrazioni. Ha collaborato con il Centre d'Études et Recherches Sociocritiques dell'Université Paul Valéry di Montpellier, il Laboratoire Lettres, Languages et Arts dell'Université Le Mirail di Tolosa, il Centre d'Etudes Internationales Francophones de La Sorbonne di Parigi e con la Cattedra di Letterature Comparate de La Sapienza di Roma.
        Ha dedicato interventi a Levi, Améry, Benjamin, Rawicz pubblicati su "QOL", "Materiali di Estetica", "Golem" e tenuto conferenze in varie università sulla filosofia morale, la letteratura concentrazionaria e delle migrazioni.
        Ha pubblicato due saggi: The Document Within the Walls. The Romance of Bassani sul mito del "buon italiano" nell'Italia fascista (Troubador Publishing 1999, II ed. 2004) e Jean Améry. Il risentimento come morale sul risentimento nella filosofia occidentale (F. Angeli 2002; II ed. Castelvecchi 2016), vincitore di cinque premi letterari.
        Ha tradotto saggi e romanzi dal francese e dall'inglese per Feltrinelli, e/o, Alet, Giuntina, White Star. Tra questi, La mia migliore amica di A.-S. Brasme (Feltrinelli 2002, II ed. Kowalski-Apogeo 2008), Il grande Orfano di T. Monénembo (Prix Tropiques 2000; Feltrinelli 2003), Le chiavi della notte e Il mare della tranquillità di S. Trudel (Alet 2010), La vita perfida di M. Condé (Prix Anäis-Ségalas de l'Académie Française 1988; e/o 2004); Il sangue del cielo di Piotr Rawicz (Giuntina 2006), capolavoro della letteratura concentrazionaria postmoderna.
        Ha curato testi di poesia ed ecologia, tra cui L'Africa...piccolo Chaka di M. Sellier (ill. M. Lesage, L'Ippocampo 2005; Premio Andersen 2006), Le favole di La Fontaine (ill. T. Dedieu, L'Ippocampo 2010), Il pianeta lo salvo io di J. Wines (ill. S. Horne, Edt-Giralangolo 2007), numerosi albi della collezione Paesi e Popoli del mondo di Edt-Giralangolo (Premio Andersen 2008) e diversi libri per Ape Junior, Salani e Nord-Sud, tra cui Il bambino che si arrampicò sulla luna di D. Almond (Salani 2012) e Ritorno al bosco dei cento acri di D. Benedictus (Nord-Sud 2009), séguito delle storie originali di Winnie-The Pooh.

        È autrice di racconti, pubblicati su riviste e antologie. Tra questi, Digestione ("Sagarana", n. 2, 2001), Il segreto di Miguel la Lune (www.garzantilibri.it/articoli),25 dicembre 1998 e Il vestito di Juanita ("Nuova Prosa", n. 31, 2001), Diario di Milaidis De Los Angeles Casanova Carmina (Le Notti, Empirìa 2003; Premio Ortese 2002), Le ore di Busan (Disarmonie, Comitato Internazionale 8 Marzo 2003, Premio "Lune di Primavera" 2003), L'alieno ("Prospektiva", n. 24, 2003; Premio "Una lettera contro il razzismo" 2002), L'interprete (Donne Sommerse, Prospettiva 2003; Premio "Ideadonna" 2003), L'editto ("Liberalia", n. 4, 2006), Pecore in Terra Santa ("La luna di traverso", n. 20, 2008), Inquella strada ("La nuova Palatina", n. 2, giu. 2009), La moglie di Barbablù ("La luna di traverso", n. 27, 2010), Quarto di luna (Miele e latte sotto la tua pelle, Compagnia delle lettere 2011), Il soffio millenario (Aria, Mediagraf, 2012), Intervista inedita a Elizabeth Costello ("Nuova Prosa", n. 58, 2012), I giorni della prigione ("Nuova Prosa", n. 66, 2016).

        Per l'infanzia, ha pubblicato Pane e Oro (ill. C. Mariniello, F. C. Panini 2004), La macchina di Celestino (ill. C. Mariniello, Lapis 2006), Aquiles el puntito (ill. M. Taeger, Kalandraka 2006; Kalandraka-Italia 2008), Il Cavaliere che pestò la coda al drago (ill. I. Urbinati, Edt-Giralangolo 2008), La terre respire (ill. A. Sanna, MeMo 2008), La coda canterina (ill. V. Lopiz, TopiPittori 2010), Gli occhiali fantastici (ill. S. Rea, F. C. Panini 2010), Le chat âme (ill. G. Herbéra, MeMo 2010), Le Petit Chaperon bleu (ill. C. Pollet, Le Baron Perché 2012), El regalo de la giganta (ill. B. Martín Terceño, A Buen Paso 2013; Il regalo della gigantessa, Buk Buk 2015), Je m'appelle Nako (ill. M. Dulain, Le Baron Perché 2014), El vuelo de la familia Knitter (ill. A. Castagnoli, A Buen Paso 2016; Il volo della famiglia Knitter, Bohem Press 2016), Se fossi un uccellino (ill. S. Mulazzani, ELI edizioni 2016), Il pigiama verde (ill. A. Alemanno, Coccole books 2016), I tre porcellini d'India (ill. V. Valente, ELI edizioni 2017).

        Tra i testi surrealisti, Il pesce spada e la serratura (ill. F. T. Altan, Beisler 2007) e L'alfabeto dimezzato (ill. C. Carrer, Beisler 2007).
        Tra i testi poetici, Etoiles (Le 57, Prix "Festival" 2000), Quattro Stagioni (Annuario di poesia italiana 2003, A. Stango 2002), Nuit Palestinienne e J'ai vu ("Témoignages", mar. 2003), L'esule (Antologia del Premio Internazionale Città di Tocco da Casauria, Nobs 2003), Il sogno (I Fuochi, Bonechi 2003), Les Départs ("Poésie Première", n. 30, 2004), Dudé (Premio "Don Quijote 2005", Instituto Cervantes), Le Maître ("Recours au poème" 2015).

        Un suo racconto, La pietra e il bambino, è portato in scena da Teatro Gioco Vita in Italia e Francia.
        Tra i romanzi, Il Taccuino di Simone Weil (ill. P. Valentinis, rueBallu 2014, Menzione Premio Pavullo nel Frignano 2014), Il Decamerino (Mondadori 2015), La porta di Anne (Mondadori 2016), Il viaggio di
        Lea (EL Einaudi ragazzi 2016), Gli amici del fiume (San Paolo 2017).

        Scrive e pubblica in quattro lingue. Lavora con case editrici, riviste, compagnie teatrali, radio e quotidiani. Interviene con laboratori e corsi di scrittura e lettura. Tiene conferenze e formazioni in scuole, università, biblioteche, librerie, festival. Menzione speciale "Vileg novella dal Judri" 2002 Culturaglobale per Nino Mangialegno. Giuria: Prof. Livio Sossi, Prof. Giancarlo Pellegrin, Silvano Bertossi, Piermario Ciani, Prof. ssa Bertilla Colussi, Prof. Sandro Corazza, Giovanni Fierro, Simone Mocchiuti, Prof. Alessandro Pirani, Piera Sgiarovello
         
  • Venerdì 8 ottobre: Sonia Maria Luce Possentini (illustratrice) presenta il libro La fioraia di Sarajevo testo di Mario Boccia, Ed. Orecchio Acerbo, 2021
    • Area tematica: Raccontare il presente, Pace e Guerra, Memoria
      Febbraio 1992. Mario Boccia, fotoreporter, attraversa il mercato di Sarajevo. Il suo sguardo incontra quello di una donna, una fioraia. Lui è colpito dai suoi occhi, lei dalle due macchine fotografiche che lui porta al collo. Un rapido scambio di parole, un caffè insieme. A dicembre dello stesso anno il fotografo è di nuovo lì. Sarajevo è ormai – sotto gli occhi distratti dell’Europa – prigioniera di un assedio feroce che durerà quattro anni e dalle finestre si sente gridare Pazite, Snajper! (attenzione, cecchino!). Ma quella donna resiste con i suoi fiori apparentemente superflui. Lui le chiede a quale etnia appartenga e la risposta è: «Sono nata a Sarajevo». Il fotografo le chiede allora quale sia il suo nome e lei scarabocchia qualcosa su un foglietto: “Fioraia”. Nessun nome, nessuna etnia, nessuna appartenenza. Da allora, tornare a trovarla diventa per Mario un appuntamento cui non mancare. Anche nel 1994, dopo il massacro di Markale, la tragica strage del mercato di Sarajevo, il fotografo la ritrova al suo posto. Fino al giorno in cui al suo banco lei non c’è più. E neanche i suoi fiori. Se ne è andata per sempre quella donna che aveva deciso di essere -prima di tutto e nonostante tutto- la fioraia di Sarajevo. Un libro per ricordare chi non volle piegarsi alle divisioni etniche e religiose. Una storia, delicata e struggente, di dignità e resistenza.
      • Mario Boccia è un fotografo e giornalista specializzato in reportage sociali e di attualita’ internazionale. Non ama essere definito “fotoreporter di guerra”. Da “free lance” collabora e pubblica articoli e fotografie con le maggiori testate giornalistiche italiane. In particolare è stato corrispondente e inviato de “il Manifesto” da Sarajevo, Belgrado, Pristina, Skopje, Dyarbakir e Baghdad. Per quindici anni ha lavorato negli scenari di guerra o di alta tensione sociale in tutto il mondo (Europa, Africa, America Latina, Medio Oriente), sempre cercando di individuare segnali di speranza e di ricostruzione anche nelle situazioni piu’ disperate. Le sue foto sono state utilizzate per promuovere campagne di solidarietà di varie ONG, organizzazioni no-profit, e Agenzie delle Nazioni Unite, come: UNHCR, ACNUR(Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), TERRE DES HOMMES, AMREF, LEGAMBIENTE, ACLI-IPSIA, ARCI-ARCS, INTERSOS e molti altri, compreso l’ICS (Consorzio Italiano di Solidarietà, implementing partner dell UNHCR nei Balcani), un organizzazione con la quale collabora dalla sua fondazione, nel 1993. Ora vorrebbe dedicarsi ancora di più alla testimonianza di esperienze di sviluppo e ricostruzione all’interno di progetti internazionali in favore delle popolazioni di nazioni in via di sviluppo o emergenti da catastrofi naturali
      • Sonia Maria Luce Possentini è nata a Canossa(RE) e condivide il lavoro e la vita privata tra Canossa e Pigneto sul Secchia(MO), laureatasi in Storia dell'Arte presso l'istituto DAMS dell'Università di Bologna e presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, studia sotto la guida di Štěpán Zavřel alla Scuola di Illustrazione di Sàrmede e segue il corso in Illustrazione di Kveta Pakovskà all'Associazione Culturale Teatrio di Venezia.
        Ha ottenuto borse di studio dalla Fondazione Magnani presso Rocca di Mamiano (PR) e dall'Olands Grafiska Skola.
        Pittrice e illustratrice, Possentini ha partecipato a numerose esibizioni, sia come parte di un collettivo che individualmente, e ha visto il suo lavoro pubblicato in volumi illustrati, copertine di libri e materiale pubblicitario per case editrici come Fatatrac, La Margherita Edizioni, Kite Edizioni, Mine-Edition, Grimm Press, Giunti, Mondadori e Sonzogno. Insegna illustrazione alla Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia e il corso Master in Illustrazione per bambini ed educazione estetica: "Illustrazione per l'infanzia ed educazione estetica: per una pedagogia della lettura iconica" all'Università di Padova.
        • Ha ricevuto premi e riconoscimenti in Italia e all'estero, inclusa la medaglia d'argento nell' Illustration Competition West 49 organizzata dalla Society of Illustrators di Los Angeles.
        • Nel 2011 il suo libro Un bambino (Kite Edizioni) è stato selezionato da IBBY Italia per la mostra di Bratislava.
        • Nel 2012 è stata testimonial del progetto Città Invisibili nell’ambito della Biennale di Letteratura e Cultura per l’Infanzia della Regione Veneto.
        • Nel 2014 ha vinto il Primo Premio Pippi con l’Alfabeto dei Sentimenti (Fatatrac).
        • Nel 2014 vince il Primo Premio Città di Bitritto (Bari)
        • Nel 2014 il suo libro Noi (Bacchilega), è selezionato da Ibby per Outstanding Books for Young People with Disabilities.
        • Nel 2014 e 2016 è presente nel prestigioso catalogo White Ravens (Germania) con  l’Alfabeto dei sentimenti (Janna Cairoli- Fatarac) e il Pinguino senza frac ( Silvio D’Arzo-corsiero editore).
        • Nel 2015 vince il Premio Rodari.
        • Nel 2016 il primo premio d’illustrazione per la letteratura ragazzi di Cento (FE).
        • Nel 2017 vince il premio Andersen come Miglior Illustratrice e il premio per la sezione Arte -Reggio Emilia- di "Le Reggiane per esempio".
        • Nel 2018 riceve il Premio MAM Maestri d’Arte e di Mestiere, il prestigioso riconoscimento ai mestieri d’Arte conferito dalla Fondazione Cologni e ALMA presso la Triennale di Milano.
        • Nel 2019 è tra i dieci selezionati al Silent Book Contest, concorso internazionale dedicato ai Silent Book,  il suo libro “Il tesoro di Nina” finalista , verrà stampato da Carthusia editore 2020
        • Nel 2019 vince il premio Storia di Natale indetto dalla casa editrice Interlinea come autore completo.

 

Evento realizzato con il supporto del Comune di Villesse.

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