Amianto
L'amianto ha cessato di essere commercializzato nel 1992. Il suo utilizzo è stato notevole in tutti i settori produttivi e negli edifici pubblici e privati.
Nell'ottica della rimozione va ricordata la sua pericolosità per la salute umana. Va tuttavia evidenziato che il cemento amianto (eternit), se non alterato, rappresenta certamente un fattore minore di rischio.
La Regione, con la predisposizione e l'approvazione del Piano di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto ha provveduto a censire la presenza di amianto nelle scuole, negli ospedali, negli edifici pubblici, nei locali aperti al pubblico e nelle aziende.
Sono state localizzate tramite georeferenziazione le pensiline delle stazioni ferroviarie, i capannoni o le strutture similari, di tipo industriale, artigianale o agricolo con componenti in cemento amianto.
Sono stati inoltre mappati gli impianti industriali ed artigianali con presenza di amianto.
La Regione ha individuato come obiettivo nelle Linee di indirizzo per la programmazione 2015-2017 dell’ARPA FVG, documento approvato con Delibera regionale n. 2639 di data 30 dicembre 2014, l’aggiornamento della mappatura dell’amianto e nell’estate del 2015, con il coinvolgimento dei Comuni e delle Province, l'ARPA ha avviato la mappatura degli edifici con amianto di proprietà pubblica.
Ulteriori informazioni sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia:
Contributi per rimuovere e smaltire l'amianto da edifici di proprietà privata - aggiornamento 05.02.2019
La Regione Friuli Venezia Giulia concede a soggetti privati ed associazioni, contributi per la rimozione e smaltimento dell'amianto da edifici di proprietà privata adibiti a uso residenziale. I contributi riguardano anche il solo smaltimento.
Domande on line dal 1° al 31 marzo 2019