L'ex latteria ICEA
L’edificio si affaccia su via Cividale, nel punto in cui questa si interseca con via Decima e di fronte si apre nel Parco della Rimembranza (altrimenti conosciuto come “Cimitero vecchio”). Rappresenta una costruzione di origine industriale, caratterizzato da una facciata regolare e da una canna fumaria, ad indicare appunto la presenza di un forno e quindi di un passato quale luogo di lavoro.
Infatti, i frammentari ricordi, riportano agli inizi del secolo, quando nell’edificio era attiva una fabbrica di “zoculis” (tipiche calzature dell’epoca).
Successivamente, passato in proprietà alla ditta Ferrarin e F.lli Bolzan, è stato adibito a latteria, la destinazione per la quale è meglio conosciuto. L’attività è proseguita anche sotto la nuova proprietà dell’I.C.E.A., Industria Casearia e Affini, che faceva capo al triestino Giovanni Castello.
Dopo la chiusura della latteria, si ricordano alcuni utilizzi sporadici, quale residenza e laboratorio artigianale di ceramica, prima di venire abbandonato e inutilizzato, ormai da una ventina d’anni.
Oggi è proprietà della famiglia Sartori, alla quale, nelle persone di Ornella e Franco, va rivolto un sentito ringraziamento per la disponibilità nell’offrire l’area del cortile per lo svolgimento dello spettacolo.
Un modo anche questo per riscoprire e ricordare un luogo del paese dal passato produttivo illustre e dunque a tutti gli effetti parte della storia locale, ora in attesa di trovare una nuova destinazione.