Il pozzo di piazza Garibaldi riemerge nel corso del restauro
Ancora sorprese dal cantiere di Casa Candussi-Pasiani, anche se in questo caso di vera e propria sorpresa non si tratta, in quanto la sua esistenza era nota anche solo guardando le vecchie fotografie d’epoca. Stiamo parlando del vecchio pozzo in pietra che è riemerso dall’asfalto che ricopriva piazza Giuseppe Garibaldi, a pochi metri dalla facciata dello storico edificio in restauro. In questi giorni, infatti, la ditta esecutrice dei lavori, la Friulana Costruzioni di Sedegliano, sotto la direzione lavori dell’architetto Ennio Snider sta eseguendo lo sbancamento dell’area antistante la casa per provvedere, come da progetto, alla realizzazione di uno spazio pedonale in acciottolato. Ed ecco riemergere il vecchio pozzo, in tutta la sua profondità (almeno sei metri), di forma circolare e le cui pareti sono interamente realizzate in pietra. Un altro segno della storia che riemerge grazie all’importante restauro realizzato dal Comune di Romans d’Isonzo e che non mancherà di venire valorizzato, così come avvenuto per altri particolari, come sempre di recente, la meridiana sulla facciata.
L’intervento con il passare dei giorni prende sempre più forma e una volta di più dimostra la sua grande importanza sia sotto l’aspetto architettonico sia sotto quello storico. Tra gli interventi di ultima realizzazione anche l’installazione al piano terra dei serramenti originari debitamente restaurati. Anche in questo caso un particolare molto prezioso e soprattutto realizzato con grande precisione dalla ditta Nardin di San Vito al Torre.
Il restauro della meridiana
Il restauro di Casa Candussi-Pasiani non smette di sorprendere; man mano che vanno avanti i lavori emergono sempre nuovi elementi che aumentano sempre di più l'interesse per un opera pubblica già di pèer se particolarmente importante. Ad accorgersene nello scoso mese di luglio i moltissimi visitatori che hanno colto l'occassione dell'open day del cantiere e si sono resi conti dell'avanzato stato di avanzamento dei lavori di restauro e soprattuttutto della cura e dell'attenzione con cui questi vengono realizzati in una logica di pieno recupero degli elementi strutturali ed architettonici storici.
L'ultimo "colpo di scena" regalato dal cantiere di piazza Garibaldi è rappresentato dal recupero della meridiana sulla facciata principale dell'edificio. Un segno architettonico prima appena percepibile, celato dal segno del tempo e dallo stato precario in cui si trovavano gli intonaci esterni.
Realizzata in tempi successivi al 1792, la meridiana è venuta completamente alla luce a seguito del restauro degli intonaci. A causa dei vari interventi di modifica dell'edificio lo gnomone non si trovava più in linea con l'andamento del sole. Ora è stata coordinata e ridisegnata correttamente da parte di un esperto.
In questi giorni l'antico orologio solare ha trovato dunque nuovo splendore e soprattutto è tornato ad impreziosire la facciata, assieme alle cornici delle finestre, al terrazzino e al portale in pietra, l'abbaino ed ai due caratteristici camini sulla falda principale, anch'essi debitamente recuperati.
Tutti elementi che messi assieme mostrano come i lavori stiano procedendo secondo i programmi e stiano assumendo già la forma definitiva nelle parti esterne, che sarà completata anche con il recupero dei serramenti originali.
Il restauro di Casa Candussi-Pasiani non smette di sorprendere; man mano che vanno avanti i lavori emergono sempre nuovi elementi che aumentano sempre di più l'interesse per un opera pubblica già di pèer se particolarmente importante. Ad accorgersene nello scoso mese di luglio i moltissimi visitatori che hanno colto l'occassione dell'open day del cantiere e si sono resi conti dell'avanzato stato di avanzamento dei lavori di restauro e soprattuttutto della cura e dell'attenzione con cui questi vengono realizzati in una logica di pieno recupero degli elementi strutturali ed architettonici storici.
L'ultimo "colpo di scena" regalato dal cantiere di piazza Garibaldi è rappresentato dal recupero della meridiana sulla facciata principale dell'edificio. Un segno architettonico prima appena percepibile, celato dal segno del tempo e dallo stato precario in cui si trovavano gli intonaci esterni.
Realizzata in tempi successivi al 1792, la meridiana è venuta completamente alla luce a seguito del restauro degli intonaci. A causa dei vari interventi di modifica dell'edificio lo gnomone non si trovava più in linea con l'andamento del sole. Ora è stata coordinata e ridisegnata correttamente da parte di un esperto.
In questi giorni l'antico orologio solare ha trovato dunque nuovo splendore e soprattutto è tornato ad impreziosire la facciata, assieme alle cornici delle finestre, al terrazzino e al portale in pietra, l'abbaino ed ai due caratteristici camini sulla falda principale, anch'essi debitamente recuperati.
Tutti elementi che messi assieme mostrano come i lavori stiano procedendo secondo i programmi e stiano assumendo già la forma definitiva nelle parti esterne, che sarà completata anche con il recupero dei serramenti originali.