2020, 187° edizione: una Fiera virtuale per non dimenticarsi che comunque è festa!

Se la vera tradizione non può essere rispettata,  e la classica atmosfera di profumi e colori no, per almeno due dei classici appuntamenti SI. E quindi via al concorso del piatto ricordo, realizzato dalla Pro Loco con le scuole locali e l'animale più bello che,anzichè esposto in una gabbietta, può essere mostrato in foto. E ancora mille e un modo di declinare il tacchino in cucina, invogliando palati e gusto in una fiera che è comunque alla sua 187é edizione, formato mignon, ma sempre Fiera!

E voi, come vivete il giorno della Fiera? inviateci una foto, un disegno, un istante del vostro modo di festeggiare! aspettiamo i vostri contributi all'indirizzo : bibliotecaromans@per poi pubblicarli sul sito della fiera. Vi aspettiamo numerosi!

FIERA DI SANTA ELISABETTA - ANTICA "SAGRA DAL DINDIAT"

 

Dal 1834 ad oggi l'appuntamento principe nell'autunno romanese. Storia e Curiosità della popolare fiera.

La Fiera di Santa Elisabetta, nella sua qualità di principale manifestazione popolare organizzata sul territorio comunale, oltre che più antico appuntamento a livello locale con oltre 174 edizioni all’attivo, si identifica con il tessuto sociale e culturale stesso del territorio, coinvolgendo gran parte delle realtà in esso operanti.

Per questa sua caratteristica, l’appuntamento fieristico vede il Comune impegnato a tutto campo nel favorire la più ampia programmazione dell’evento, come soggetto patrocinatore dell’intera manifestazione, oltre che come organizzatore al fianco della Pro Loco, che cura le iniziative di carattere tradizionale, e di molte altre associazioni, che organizzano gli appuntamenti collaterali.

La prima edizione si svolse nel 1834, sotto la dominazione dell’Impero Austriaco, quando, per concessione dell'Imperatore Francesco I, la comunità di Romans poté allestire un mercato annuale a metà novembre, nel giorno dedicato a Santa Elisabetta d’Ungheria, ovvero il 19 novembre (data storica poi spostata al 17 con la riforma dei calendari).

Se l’antica fiera gravitava attorno al mercato del bestiame e dei prodotti che i contadini del luogo portavano al termine dell’annata agricola, ancora oggi questi aspetti trovano riscontro nell’allestimento della tradizionale mostra degli animali e nel grande mercato che riempie le vie del paese. Attorno alla tradizione rurale, poi, si sono sviluppati altri momenti di festa popolare e di divertimento, quali gli spettacoli circensi ed in seguito i primi spettacoli dei cosiddetti "viaggiatori della luna", che fanno ancora parte delle attrazioni fieristiche nel "Luna Park". 

La fiera, si caratterizza anche per un altro aspetto particolarmente curioso, legato al simbolo dei festeggiamenti: il Tacchino.

Nota come "Sagra dal dindiat", ospita una quanto mai singolare gara di pesatura del "Tacchino gigante", riservata agli allevatori locali e che per ben tre volte ha fatto entrare Romans e la sua fiera nel libro dei Guinness dei Primati. Il record da battere, è quello fatto segnare dall'esemplare presentato da Alberto Scapicchio, che con 32,400 Kg., ha battuto il suo stesso record di 31,500 Kg, che reggeva dal ’99.

Di anno in anno si rinnova l’interesse per il verdetto sancito in piazza dall’ago della bilancia. La gara, avendo origine nella tradizione contadina, ricorda gli antichi rituali dei mercati d’un tempo e proprio per questo riserva grande attenzione anche alla salvaguardia degli animali stessi, protetti ed adeguatamente movimentati.

E', dunque, grazie a queste connotazioni tra tradizione e presente che la plurisecolare manifestazione riesce a mantenere inalterato il suo fascino, offrendo al pubblico grande spettacolo e divertimento.

Ogni anno si svolge nel terzo fine settimana di novembre.