Parco didattico archeologico di Romans d'Isonzo
Romans d'Isonzo (GO),
Area archeologica
Via del Molino, loc. San Giorgio
La scoperta della necropoli longobarda ha portato in dote al Comune di Romans d’Isonzo e alla comunità locale un patrimonio storico e archeologico di grande valore, unitamente ad un preciso impegno di valorizzazione. La risposta a questa esigenza giunge anche attraverso iniziative come questa, che segue ad altre di carattere espositivo, editoriale e di approfondimento: la creazione di un Parco in stretta connessione con il luogo della sepoltura e del ritrovamento, collocando sul territorio, seppur in maniera simbolica e ricostruttiva, un punto di interesse turistico.
Un parco a misura di visitatore, dove ricordare le popolazioni che vissero in questi luoghi e recuperare segni e simboli della tradizione e della ritualità longobarde. Un luogo dove sviluppare la didattica archeologica, quale segnale concreto della presenza di genti antiche e luogo di ulteriore e migliore conoscenza della nostra storia. Con questo spirito il Comune di Romans d’Isonzo ringrazia tutti coloro (istituzioni, Enti, associazioni e persone) che hanno contribuito e sostenuto l’iniziativa e dà il benvenuto ai visitatori in questo piccolo ma significativo angolo di memoria storica.
Il Parco Didattico Archeologico sorge sull’area nord-orientale della necropoli, indagata per la prima volta nel 1986, all’epoca della scoperta, in cui sono state trovate sepolture con corredo semplicissimo, dato da frammenti di vasellame ceramico, risalenti alle ultime fasi del sito e datate alla fine del VII secolo.
Nelle successive aree di indagine sono poi emerse le caratteristiche tipiche dell’età longobarda: le tombe, come si nota, sono disposte l’una accanto all’altra a formare file quasi parallele, orientate in direzione est-ovest. In esse i corpi sono deposti con i piedi a est e la testa a ovest. Si nota, inoltre, la formazione di alcuni gruppi di sepolture, delimitate dalle cosiddette “fasce di rispetto”, ossia da parti di terreno non occupato da sepolture.
Parco didattico archeologico
Voluto dall’Amministrazione comunale di Romans il parco è stato inaugurato il 21 settembre 2013. Il progetto è stato finanziato da un contributo della Provincia di Gorizia e da fondi comunali ed ha avuto il supporto anche della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e ovviamente della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia; la sua realizzazione è stata coordinata dal vicesindaco Michele Calligaris con la consulenza archeologica della dottoressa Annalisa Giovannini e tecnica dell’architetto Ennio Snider, collaboratori dell’ente anche nelle altre iniziative di valorizzazione del patrimonio legato alla necropoli longobarda.
Salda anche la collaborazione con l'associazionismo: con l’associazione culturale “I Scussons” di Romans, sempre attiva in ambito locale nel campo della ricerca storica, e con l'associazione rievocativa "Invicti Lupi", sempre presenti nelle occasioni di valorizzazione del patrimonio longobardo.
Fondamentale il ruolo dei volontari locali, che hanno materialmente contribuito alla realizzazione della ricostruzione principale, rappresentata da un’ipotesi di sepoltura di rango, sovrastata dalla cosiddetta “casa" o "camera della morte”.
All’iniziativa hanno lavorato anche la ditta Arredamenti Visintin di Romans e la Arte Grafica di Santa Maria la Longa.
Il parco e i laboratori con le scuole
INAUGURAZIONE PARCO-DIDATTICO LONGOBARDO
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Inaugurazione e prime visite al parco
Le fasi della costruzione
Il parco longobardo risorsa di una comunità
L'inaugurazione del parco didattico archeologico sulla necropoli longobarda è stato un momento di grande partecipazione e soddisfazione per l'intera comunità. A dimostrarlo sia l'ampia cornice di pubblico presente all'evento sia, e sopratutto, l'adesione e la collaborazione del volontariato locale alla costruzione dell'iniziativa. <<C'è di che esserne fieri -sottolinea il vicesindaco Michele Calligaris, che ha curato la realizzazione del parco per conto del Comune-. Molte persone mi hanno evidenziato e mi hanno rivolto i complimenti per la vitalità del nostro paese. Complimenti che io giro alla comunità intera, assieme al rinnovo dei ringraziamenti a coloro che hanno attivamente lavorato a questo progetto: a cominciare dall'associazione culturale “I Scussons” rappresentata dal presidente Germano Pupin e da Ivaldi Calligaris, e i singoli volontari: Liviano Visintin, Elvio Michelag, Flavio Brandolin, Luigino Cabas, Renzo Valentinuz, Franco Toso e Ugo Toso, tutti accomunati dal piacere di fare qualcosa per il paese>>. Significativo del connubio di intenti che ha ispirato tutti i protagonisti di questa impresa totalmente “made in Romans” anche che “I Scussons” abbiano deciso di ringraziare a loro volta l'Amministrazione comunale per l'impegno profuso in questi anni sul piano della valorizzazione de patrimonio longobardo: al Sindaco Furlan è stata consegnata una piastrella decorata col simbolo del sodalizio, mentre una spilla riproducente lo stesso simbolo è stata consegnata al vicesindaco Calligaris, che così commenta. <<E' stata un'autentica sorpresa che gratifica un impegno portato avanti sin da 2006 e che risulta ancor più prezioso perché voluto da un'associazione riconosciuta per l'importane attività che svolge in paese. Per me rappresenta uno stimolo per continuare a meritare questo segno di apprezzamento>>. Assieme ai “Scussons” un ruolo importante in questi ultimi anni lo stanno svolgendo anche gli “Invicti lupi”, associazione di rievocazione longobarda:<<Per noi sono una risorsa importante -afferma ancora Calligaris-. Infatti, ho chiesto a entrambe le associazioni di rinforzare la collaborazione anche per la gestione delle attività da svolgere nel parco. Ho avuto subito risposta positiva e presto ci troveremo per delineare nei particolari il tutto. Intanto il parco è a disposizione delle scuole locali e del territorio, in attesa appunto di predisporre dei pacchetti di visita e attività didattiche>>.